mercoledì 23 luglio 2008

2008 AFRICA OCCIDENTALE

Marocco, Mauritania, e Senegal
13500 km 75 giorni



La preparazione è stata lunga e meticolosa e alla fine il 26 febbraio 2008 siamo a Genova da dove salpiamo a bordo di una nave della Co.Ma.Nav. con destinazione Marocco.
Di buona mattina lasciamo Tangeri ed in breve siamo a Salè dove ci fermiamo al Camping de la Plage.
Il giorno dopo è dedicato alla visita di Rabat, capitale del Marocco, è un elegante città con bei viali alberati senza la vita frenetica di altri grandi centri marocchini, ne visitiamo il palazzo reale, la medina, la torre Hassan e l’imponente mausoleo di Mohamed V, la casbah degli Oudaias posizionata sull’altura che domina il fiume e l’oceano con le sue case bianche e blu.
Proseguiamo lungo la costa scegliendo le strade più vicine all’oceano,
la sera arriviamo a Oualidia, famosa per i suoi banchi di ostriche.
Venerdì 1 febbraio proseguiamo per Marrakech non senza fare una sosta a Safì per visitare il quartiere delle ceramiche.
A Marrakech troviamo posto in un parcheggio custodito, dove pernotteremo, alle spalle della Moschea Koutoubia a 200 metri dalla piazza Djemaa el Fna, il cuore pulsante della città. Il giorno successivo ci immergiamo nella caotica vita della città visitandone i principali monumenti. La giornata termina con una bella passeggiata nella Medina e nella piazza Djemaa el Fna.
Strada facendo ci fermiamo a Essaouira con un bellissimo porto sormontato dalle fortificazioni portoghesi e pernottiamo nel Camping Comunale della moderna Agadir, ricostruita dopo il devastante terremoto del 1960.
Il giorno seguente ripartiamo seguendo sempre l’oceano fermandoci qua e là sulla costa con soste libere, spesso con altri camper per godere della vista dell’Atlantico, prendere il sole ed oziare, facciamo tappa a Dakhla e il giorno successivo passiamo il Tropico del Cancro, individuato grazie al GPS e proseguiamo verso sud, ancora 430 km e una sosta sul mare e siamo al confine.
Domenica 10 febbraio Mauritania.

       


Per l'attraversamento della terra di nessuno, circa 5 km di pista bruttissima da fare a passo d'uomo, ci avvaliamo di una guida locale.
La prima sosta in Mauritania e a Nouadhibou al camping Abba dove assoldiamo una guida che ci accompagnerà per tutto il percorso.
La mattina successiva andiamo a visitare Capo Blanc, ed il giorno successivo
il Banc d'Arguin per visitare il quale ci serviamo di un fuoristrada. Il principale centro del Parco è il villaggio di Iwik dove pernottiamo in tende beduine in una pseudostruttura turistica, la mattina visitiamo il parco a bordo di un imbarcazine a vela.
Giovedì 14, ancora 230 km intervallati dagli ormai familiari posti di blocco e per l'ora di pranzo siamo a Naukchott presso l'hotel-camping Menata in centro città. Ci organizziamo per un giro in città per nulla interssante tranne la zona dei "Marchè".
Lo spettacolo delle numerosissime piroghe colorate rimessate sulla spiaggia ci accompagna al folcloristico mercato del pesce dove per una cifra irrisoria facciamo provviste .
La tappa successiva è ad Atar dove, in 4x4, visitaiamo la zona dell’Adrar arrivando sino ad Audane e più oltre ai crateri Guelb er Richat. Tornando verso Atar ci fermiamo a Cinguetti, famosa per le sue biblioteche, ne visitiamo una e
siamo colpiti dalla bellezza dei manoscritti in essa contenuti.
Andiamo a Rosso, il famigerato confine con il Senegal e a sera siamo a St. Louis al Campeggio Ocean, sul mare con ottimi servizi. Rimaniamo a St. Louis due giorni, il primo dedicato alla visita della città in parte a piedi e in parte con il calesse, il secondo alla visita del Parco Nazionale de la Lingue de Barbarie in piroga. Qui per la prima volta abbiamo visto le mangrovie che crescono sulle lingue di terra tra le acque della laguna.
La tappa successiva ci porta a Thies dove visitiamo la Manifattura degli Arazzi, una istituzione statale dove si producono unici e pregiatissimi arazzi la maggior parte dei quali viene donata dal governo a personalità di tutto il mondo.
Venerdì 22 Febbraio ci trasferiamo a Lac Rose, dove arrivava la Parigi-Dakar,
poi a Rufisque da dove organizziamo la visita alla caotica Dakar e all’isola di Goree, un posto tranquillo, senza auto, pieno di bungavilee e costruzioni in stile coloniale dove si può piacevolmente passeggiare e meditare sulla tratta degli schiavi che quì ha avuto uno dei suoi cardini.
Un pranzo a base di piatti senegalesi e una breve passeggiata per la città concludono la nostra giornata a Dakar.
Ancora a Sud, verso la Petit Cote con sosta alla Reserve de Bandia, una riserva faunistica dove sono presenti molti animali originari dell’Africa.
Nagazobil, Koalack, Joal, Fadiout sono le altre tappe del nostro giro
in Senegal
e a Sibassor compiamo il giro di boa, d’ora in poi si fa rotta verso Nord.
Il 12 Marzo siamo nuovamente ad Agadir e da qui attraverso la valle del Draa, le gole del Todra e del Dades raggiungiamo il nord del Marocco per le doverose visite alle città imperiali di Fes e Meknes.
Visitate le rovine di Volubilis pernottiamo a Chefchaouen nei monti del Rif e raggiungiamo Ceuta, enclave Spagnola, siamo in Europa. Termina così un viaggio ricco di esperienze che ci ha portato ad affacciarci nell’Africa Nera e vedere un modo di vivere profondamente diverso.



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