venerdì 19 settembre 2008

2008 SARDEGNA, NON SOLO MARE

Più che un viaggio una vacanza, fatta in compagnia degli amici Giancarlo ed Anna Mery, già insieme a noi nel viaggio in Africa Occidentale.




Abbiamo aspettato che scemasse la gran folla di vacanzieri di ferragosto e poi il 20 Agosto nel pomerigio ci siamo inbarcati su un traghetto della Moby Line, molto confortevole, che in 5 ore ci ha portato ad Olbia. Noi abbiamo prenotato e fatto i biglietti su internet con circa un mese di anticipo ed abbiamo usufruito di una tariffa molto conveniente: Camper+ 2 persone A/R per 167,64€.
Allo sbarco è ormai sera e decidiamo di dormire nel parcheggio del porto, un po’ rumoroso, ma ci evita di andare a cercare un’area di sosta al buio.
L’idea è quella di vedere la parte occidentale dell’isola così andiamo verso nord, evitando la strada costiera della Costa Smeralda,
arriviamo rapidamente a Torre Vignola, oltre Santa Teresa di Gallura. Percorrendo la strada statale che costeggia il mare 500 metri prima di Torre Vignola sulla destra si trova un parcheggio sterrato sotto una pineta da dove parte un sentiero che in cento metri porta a una bella spiaggia: bagno, pranzo, ancora spiaggia e pernottamento tranquillissimo.
Proseguendo ancora per la stessa statale, la n° 200, e dopo aver fatto una piccola deviazione all’altezza di Castelsardo per veder la Roccia dell’Elefante,
a Marina di Sorso facciamo nuovamente tappa, qui ci sono numerosi parcheggi
asfaltati in riva al mare, i più tranquilli sono quelli senza chiosco bar, noi abbiamo sostato al Parcheggio n° 7. In questi parcheggi è previsto il pagamento per la sosta ma nessuno ci ha chiesto il pagamento, abbiamo passato una bella giornata sulla spiaggia e pernottato in perfetta quiete.
Più oltre lasciamo il mare per andare verso Sassari con visita al tempio del Monte d’Accoddi, un’ immersione nella preistoria della Sardegna, siamo nel terzo millennio a.C. Il sito ha delle belle strutture turistiche, peccato che la manutenzione sia praticamente inesistente.
Poco oltre Sassari in direzione sud-est a lato della statale 597 troviamo la Basilica della Santissima Trinità di Saccargia costruita nel 1116 con le caratteristiche strisce alternate di pietra calcarea bianca e basalto nero, lo spoglio interno è molto suggestivo.
Si ritorna verso il mare per cercare un posto di sosta. A Stintino dobbiamo rinunciare a causa della moltitudine di auto e camper nei parcheggi, lo stesso ad Argentiera, caratteristica con quello che rimane delle costruzioni della miniera di argento e con un bellissimo mare, ma troppo piccola per ospitare i camper specialmente nel periodo estivo. Troviamo una bella sistemazione a Capo Ferro nei pressi della Torre Bantile Sale su un poggio alto sul mare, mosso da un bel vento di Maestrale.
Un paio di giorni di relax e poi un giro a Capo Caccia, bellissimi panorami e splendido mare. Nella zona non ci siamo lasciati scappare due interessanti siti: il nuraghe Palmavera, un villaggio nuragico risalente a 3500 anni fa, e la Necropoli Anghelo Ruiu, la più vasta dell’isola con le sue 36 tombe che risalgono ad un periodo tra il 2700 e il 3300 a.C.
Per la sosta notturna ci fermiamo all’area attrezzata “I Platani” nei pressi di Fertilia. Un’area molto bella con ogni tipo di servizi e dotata di navette che fanno servizio per le vicine e famose spiagge, il supermercato, ed il centro di Alghero. Da quì usufruendo del servizio navetta, del quale eravamo gli unici fruitori, abbiamo visitato Alghero con i suoi bastioni che racchiudono il centro storico nel quale è piacevole passeggiare ed ammirare le numerose vetrine che espongono oggetti realizzati con il corallo per il quale và famosa questa città. Scendendo ancora verso sud abbiamo fatto sosta nell’area di Torre Argentina, mare meraviglioso, non altrettanto l’area di sosta a pagamento, e poi ancora a Capo Mannu nei pressi della torre in un parcheggio comunale per camper a pagamento, senza servizi ma sul mare e molto tranquillo.
Per visitare Tharros, importante porto prima fenicio poi punico e romano, abbiamo fatto tappa a San Giovanni in Sinis, notevole la Basilica Paleocristiana del V secolo. Uscendo da Oristano è d’obbligo una visita alla Basilica di Santa Giusta, le colonne della cui cripta provengono da antichi scavi fatti a Tharros.
Dopo Oristano facciamo una deviazione per Pau, alle pendici del Monte Arci, nota per essere la “Città dell’Ossidiana” e qui dobbiamo lamentare la chiusura del museo dell’Ossidiana, malgrado fosse sabato mattina, e l’assoluta mancanza di informazioni, anche bussando alla porta del comune nessuno ha risposto!
Un paio di giorni di mare a Cala Campu Sali all’inizio della Costa Verde nel comune di Arbus (attenzione in tutto il territorio di Arbus si può sostare con i camper dove permesso ma i vigili sono attentissimi a che non si faccia campeggio). Andando verso Capo Pecora, un altro magnifico posto di mare nel quale rimaniamo quattro giorni, attraversiamo la zona del Sulcis-Iglesiente dove sono moltissime miniere, ormai inattive, ma dove sino alla metà del secolo scorso ferveva il lavoro dei minatori; noi abbiamo visitato presso Ingurtosu il pozzo Gal con un piccolo ma completo museo della vita in miniera. L’ultima tappa sulla costa occidentale Sarda è all’Isola di S.Antioco, purtroppo a causa del tempo che si è guastato e dell’area di sosta di Co’ ‘e Quaddus piuttosto mal messa, forse anche perché alla fine della stagione, non ha riscosso opinioni favorevoli da parte nostra.
Attraversando la Sardegna per tornare verso Olbia è valsa la pena fermarsi a visitare la Necropoli del Monte Sirai nei pressi di Carbonia e a Barrumini il Nuraghe su Nuraxi, il complesso nuragico più importante e suggestivo della Sardegna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. E’ nostra opinione che valga la pena fare una deviazione per vedere questo sito anche perché si può accedere solo con visite guidate che illustrano molto bene le caratteristiche delle costruzioni e della vita dell’epoca nuragica.
Qualche giorno ancora di mare sulla spiaggia di Orrì nei pressi di Tortolì con sosta nell’area attrezzata di Tanca di Orrì, che merita di essere citata per gli ottimi servizi e la cortesia dei gestori.
Ultima tappa la spiaggia Berchida, tra Orosei e Siniscola, che merita una visita anche se la strada non è asfaltata.


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