mercoledì 18 gennaio 2012

Le origini

dalla rivista TCI anno 1909



Ancora una parola inglese per battezzare uno sport!.........
Il caravanning, addunque, è l'ultima invenzione britannica in materia di sport, di svago e di esercizio all'aria aperta.......................
Caravanning vuol dire girare il mondo come lo girano gli zingari in una casa rotante, dipinta a colori vivaci, dalle finestruole con le tendine bianche, dietro un cavallo forte; senza furia, senza orario, senza itinerario, fermandosi quando si ha voglia, dove il paesaggio è più delizioso,.....dormendo sotto la tenda, quando la notte è tranquilla, svegliandoci al canto del gallo silvestre, viaggiando il giorno se c'è frescura, viaggiando la notte se le giornate sono calde e sulle campagne silenti batte la luna piena............
Nel cuore della contea di Kent
C'è già un Caravan-Club, che organizza e riassume l'attività di 160 soci ascritti, che dà consigli per l'acquisto delle carrozze, dei cavalli, per gli scambi e le cessioni dei materiali, per gli itinerari, ecc. e prepara, ad ogni primavera,un gran meeting di tutti i caravanisti d'Inghilterra, e una gran crociera attraverso alle più ridenti contee del Regno Unito......
La carovana accampata presso un torrente
Il caravanning è, di tutti gli sports turistici, il più sano, il più pittoresco, il più ideale.............
Il caravanning mette in contatto con la natura, con il paesaggio, come nessun altro genere di turismo fa; per questa gran ragione, che distrugge quel terribile diaframma refrigerante che si frappone crudelmente fra il paesaggio e il turista, che è l' hotel
L' ora del the
Il caravanning ci conduce in riva ai laghi e sulle riviere, nel cuore delle selve e in cima ai colli, sui lidi del mare e ai lembi delle grandi città fragorose, lasciandoci sempre a casa nostra, nel nostro home........
Itinerario.....senza strada tra i boschi
Sopra tutto, dono di un valore incalcolabile il caravanning ci restituisce la libertà.......è il solo sistema con il quale si può ritrovare la libertà di fare quel che si vuole, di andare a sud invece che a nord, se il vento è di tramontana, ad est invece che ad ovest se vi piace viaggiare dopo mezzodì e non vi garba di avere il sole negli occhi, di levarvi all'ora in cui avete voglia, di mangiare quando avete appetito, di dormire quando il canto del rosignuolo in seno alla foresta persuade il sonno alle vostre pupille........
Il camping si ingrana naturalmente e si integra felicemente con il caravanning ...... si può fare ottimamente del ciclismo. Due biciclette non sono troppo pesanti od ingombranti e permettono ad ogni coppia, per turno, di fare un'esplorazione.......usano portare sul coperchio un canotto leggiero, e così ecco anche la distrazione del canottaggio e le filosofiche gioie della pesca.
Si è caravanners perfetti, quando si ha acquistato l'arte di imballare l'inaspettato nello spazio minimo. Egli è pieno di scaltrezze per ingannare il peso e il volume. Egli è in lotta continua con il non necessario.
Il tirocinante deve tenere presente che più grosso e pesante è il carro, più vicino resta la civiltà.
Il viaggio medio di un caravanner  che voglia godere il suo sport è di 10 - 20 miglia........La cucina è fatta sopra una stufa fissa, nell'interno della carrozza.....ma, pei giri d'estate, si preferisce far la cucina fuori.
Il prezzo di un carro varia naturalmente.....un carro a motore, che prese parte al meeting di Ockham, della scorsa primavera, era tratto da una macchina di 48 HP e illuminato elettricamente mediante accumulatori e costava decine di migliaia di lire....un van leggiero a un cavallo era stato costruito dal suo proprietario con mille lire di spesa. Tra questi limiti chi si sente portato al caravanning ha un'ampia scelta per seguire i suoi gusti e le possibilità della sua borsa.


Londra, febbraio 1909                                       
                                                                    


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